Metodo di lavoro
La consulenza psicologica
“Non si possiede ciò che non si comprende”(Goethe)
Quando una persona è afflitta da un problema o da un disagio che interferisce con il normale svolgimento delle attività nella vita quotidiana (in famiglia, nelle relazioni, nell’ambito lavorativo o scolastico) o gli impedisce di compiere scelte, raggiungere scopi o obiettivi importanti, comuni soddisfazioni o un ragionevole benessere emotivo, può rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per ricevere una consulenza psicologica.
Il servizio di consulenza psicologica consiste in una serie di incontri tra lo psicologo e la persona che chiede aiuto ed è orientato alla comprensione e alla definizione del problema dell’individuo e alla ricerca delle strategie di cura e intervento più adeguate.
Durante la fase di consulenza, lo psicologo conduce una serie di colloqui clinici e utilizza alcuni strumenti psicodiagnostici (test, interviste, questionari, ecc.), per focalizzare il problema del soggetto, conoscere la storia personale, i tentativi di soluzione messi in atto fino a quel momento ma che non hanno funzionato, facilitando una visione più obiettiva dei fatti e delle risorse a disposizione del soggetto.
Il momento della consulenza psicologica è, dunque, un’occasione rilevante per:
- comprendere in modo più chiaro la propria situazione di malessere;
- verificare la presenza e la gravità di un disturbo psicologico;
- affrontare più agevolmente scelte difficili o cambiamenti connessi alle diverse fasi del ciclo di vita;
- conoscere meglio se stessi.
La durata degli incontri è di solito di 50-60 minuti e la frequenza dipende dal problema portato. Normalmente ci si incontra una volta alla settimana, in studio o on-line, fino alla definizione del caso e, in seguito a quanto emerso dalla consulenza psicologica, il lo psicologo/ psicoterapeuta potrà suggerire:
- la conclusione del percorso in quanto si ritiene chiarita e risolta la problematica presentata;
- la psicoterapia, in quanto si ritiene necessario affrontare in modo approfondito le tematiche sottostanti il disagio psicologico;
- il sostegno psicologico individuale o all’interno di gruppi creati per problematiche specifiche;
- l’invio ad idonea struttura o altro professionista con competenze differenti, per una migliore gestione del caso specifico.
Nel mio studio puoi trovare servizi di:
- Consulenza individuale a minori e adulti
- Consulenza di coppia
- Consulenza ai genitori di minori con problemi clinici o educativi
- Consulenze in ambito giuridico
Psicoterapia cognitivo-comportamentale
La psicoterapia cognitivo – comportamentale (CBT) si è diffusa ampiamente negli ultimi anni e rappresenta l’integrazione di due distinte scuole di psicoterapia: la terapia comportamentale e la terapia cognitiva.
Ha assunto il ruolo di trattamento psicologico d’elezione per la stragrande maggioranza dei disturbi psicologici, essendo in grado di apportare, in una buona percentuale di casi, miglioramenti significativi sulla qualità della vita dei soggetti.
È una forma di psicoterapia breve, strutturata, che postula una profonda relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti, ritenendo che molti problemi psicologici nascano e siano influenzati da ciò che pensiamo, proviamo e facciamo nel presente, cioè nel “qui ed ora”. Più in specifico, il terapeuta lavora con il paziente per individuare pensieri, credenze e schemi che gli creano una visione distorta di ciò che accade nella sua vita, ed impiega tecniche di terapia comportamentale per ridurre o eliminare i comportamenti problematici, aiutandolo ad apprenderne di nuovi e più funzionali.
L’acquisizione di nuove capacità gli permetterà di affrontare serenamente gli eventi futuri della vita, anche dopo il termine della terapia.
EMDR
L’Eye Movement Desensitization and Reprocessing (acronimo EMDR), ossia la Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso i Movimenti Oculari, è una nuova forma di psicoterapia molto efficace che permette di ridurre la sofferenza legata a ricordi traumatici.
Infatti, i ricordi non elaborati che contengono emozioni forti, sensazioni disturbanti e convinzioni negative su di sé, sul mondo e sugli altri, sono il problema principale e creano la patologia psicologica.
Analizzando i vari termini che compongono l’EMDR, possiamo dire che:
- La DESENSIBILIZZAZIONE si riferisce alla riduzione d’intensità dell’emozione percepita mentre si sta richiamando un evento traumatico.
- La RIELABORAZIONE si riferisce ai ricordi degli eventi traumatici che non sono stati adeguatamente elaborati nel momento in cui si sono verificati.
- I MOVIMENTI OCULARI sono utilizzati in una fase della terapia (fase 4) per fare in modo che entrambi gli emisferi cerebrali, destro e sinistro, prendano parte alla procedura di elaborazione del ricordo. Oggi si praticano anche altri metodi come l’uso di auricolari dai quali vengono emessi suoni alternati verso le orecchie o strumenti che producono la vibrazione alternata dei palmi delle mani (oppure si usa il tapping, cioè la stimolazione tattile alternata sulle mani del paziente).
L’EMDR è nato casualmente come osservazione di un fenomeno naturale dalla psicologa americana Francine Shapiro che, un giorno nel 1987, mentre passeggiava in un parco, si rese conto che un pensiero che da tempo la tormentava, non la disturbava più. Lei notò che quando le veniva un pensiero disturbante, i suoi occhi iniziavano a muoversi assai rapidamente di qua e di là, spostandosi diagonalmente in un certo modo e che dopo questi movimenti il pensiero si allontanava dalla coscienza, perdendo la sua forza emozionale.
Dopo queste osservazioni iniziali, la dott.ssa Shapiro cominciò a sperimentare i movimenti oculari con chiunque conoscesse e successivamente iniziò ad applicarlo con le persone a cui era stato diagnosticato un Disturbo da Stress Post Traumatico e cioè i veterani della guerra del Vietnam.
Gli aspetti vincenti dell’EMDR sono la rapidità di intervento, efficacia nel ridurre i sintomi legati ad esperienze di vita stressanti e traumatiche e la possibilità di applicazione a persone di qualunque età, compresi i ragazzi e i bambini, anche molto piccoli.
L’EMDR ti può aiutare se:
- Hai vissuto un’esperienza traumatica che non si è conclusa con il passare del tempo ma che viene riattivata al minimo accenno di pericolo;
- Vivi in uno stato di paura persistente e hai perso la sicurezza personale;
- Hai scoppi di ira incontrollabili;
- Hai difficoltà a dormire e incubi;
- Hai flashback dell’evento vissuto;
- Eviti di affrontare compiti, responsabilità, scelte;
- Ti senti disconness* dai tuoi familiari e non riesci a costruire una relazione sana con loro;
- Sei incapace di trovare piacere reale nella vita quotidiana;
- Sei bloccat* in modo disperato nel passato;
- Vuoi migliorare abilità e aumentare le tue risorse personali (molto usato per aiutare la crescita di atleti, musicisti, artisti, studenti, professionisti e uomini d’affari).
Per ulteriori informazioni scrivimi oppure puoi consultare il sito www.emdr.it